La Katoliška knjigarna – Libreria cattolica è la libreria più antica della nostra regione ed è iscritta nell’elenco delle librerie storiche del Ministero per i Beni culturali della Repubblica italiana. Nel corso della sua storia lunga oltre un secolo, la Libreria ha prodotto numerose pubblicazioni, e oggi offre un’ampia selezione di libri sloveni e italiani, materiale scolastico e di cancelleria, articoli devozionali, candele e regali per battesimi, comunioni, cresime, matrimoni e altre occasioni.
La Katoliška knjigarna fu fondata nel 1910 su iniziativa dell’Associazione dei Sacerdoti sloveni. La sede di vendita era situata a Palazzo Monte di Pietà in Via dei Signori 2, oggi via Carducci. Con lo scoppio della Prima guerra mondiale nel 1914 e l’entrata in guerra dell’Italia nel 1915, Gorizia si ritrovò nelle immediate retrovie di una linea del fronte molto sanguinosa. La città si svuotava, gli abitanti si rifugiavano nell’entroterra. La tempesta bellica non risparmiò nemmeno la libreria. Le informazioni riguardanti questo periodo sono molto scarne. È sopravvissuta la trascrizione di una lettera scritta da David Doktorič al presidente della Società Tipografica Cattolica, Josip Srebrnič, e inviata a Lubiana nella tarda primavera del 1918: “Ieri io e l’ex direttore siamo stati nel nostro negozio. Ho fatto fare le chiavi della vecchia porta. Nel negozio manca soprattutto la cancelleria che è stata rubata o requisita: carta, penne, matite, buste, ecc. Di altra merce ce n’è ancora a sufficienza. In tre giorni potremmo sistemare parecchio. È necessario che voi ci veniate incontro. Il bene del nostro popolo esige che tornino i suoi governanti. Ciò vale per tutti i nostri intellettuali…” Quando Doktorič, tornato a Gorizia nel 1918 e divenuto segretario diocesano, si rese conto che non c’erano dirigenti, fece redigere dai membri allora disponibili un documento con il quale gli veniva affidata l’autorità di condurre gli affari fino a quando le cose non fossero state sistemate e fosse stato convocato un direttivo legale. Questa mossa fu fondamentale, perché in questo modo Doktorič salvò la libreria e l’archivio e, con l’aiuto di Anton Sfiligoj, riuscì a rilanciare il negozio.
Nel nuovo clima politico, la libreria dovette ottenere tutti i permessi necessari per operare. Nel 1924, a mons. Anton Berlot spettò il ruolo di supervisore della libreria, mentre ad Anton Sfiligoj ne fu assegnata la direzione. Tra il 1923 e il 1927, Virgilij Šček fu segretario della Società Tipografica Cattolica e si impegnò fortemente per la buona crescita della libreria. Era convinto che gli sloveni di Gorizia e Trieste sarebbero stati in grado di preservare la propria identità nazionale soprattutto attraverso la stampa. Nel 1929 la libreria aprì una filiale in via Carducci 6 per la vendita di candele, quadri e altri oggetti religiosi. Poiché questi locali erano inadeguati, nel 1930 il direttivo decise di prendere in affitto degli spazi più ampi nell’edificio al numero 11 di Piazza Vittoria. Infine, nel 1935 fu acquistato l’edificio di Piazza Vittoria 25, che tuttora ospita la libreria. L’edificio fu completamente ristrutturato nel 2003, conservando le caratteristiche dell’architettura in stile Liberty. Nel 2007 è seguito anche il rinnovo degli arredi interni della libreria.
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